Il contenuto conta ma di certo non può bastare, c'è bisogno di promuoverlo e trovare il gusto target
Premessa
Promuovere i propri contenuti
Micro Influencer VS Fake Influencer
Less is more
Content is the king, vero o falso?
Scrivere contenuti interessati e che siano sopratutto utili è di certo alla base di tutto, solo così si possono avere più possibilità di essere seguiti, ma purtroppo dei buoni contenuti non bastano.Promuovere i contenuti per trovare il giusto target
Dietro deve esserci molto di più, come ad esempio il promuoverli nei modi giusti, ad esempio tramite facebook Ads o Google AdWords, perché se è vero che the content is the king è altrettanto vero che per ottenere bisogna investire.Condividere link su facebook non basta perché purtroppo la copertura organica è in generale sempre troppo bassa ed il condividere il link con amici o il chiedere likes e commenti neanche basta, perché quasi certamente in quella cerchia di persone, l'80% non è minimamente interessata ai vostri contenuti, questo quindi non va a migliorare la copertura organica, ma va a disperderla ancora di più, perché andrà a coprire per la maggioranza quella stessa cerchia di persone non interessata, mentre invece voi avete bisogno d'interagire con un pubblico in target, ecco perché se avete una pagina facebook, il primo passo per iniziare a sponsorizzare è creare proprio un 'pubblico personalizzato' a cui sarà visibile il contenuto sponsorizzato, in questo modo avrete molte più possibilità di trovare il vostro giusto target, che con il tempo inizierà a fidelizzarsi, tramutandosi in un gruppo di potenziali clienti.
Micro Influencer vs Fake Influencer
Ovviamente ritornando al 'content is the king' vi starete di certo chiedendo come mai esiste un gran numero d'influencer che ha zero contenuti interessanti, ma genera molti likes e commenti.La risposta è abbastanza semplice ed anche scontata, semplicemente l' 80% di loro non è realmente influencer, anche se a prima vista potrebbe sembrarlo e purtroppo ci sono ancora agenzie che ci cascano, quando alla fine basterebbe fare solo un po' d'attenzione ed utilizzare i giusti strumenti ed in soli dieci minuti si renderebbero conto che sono di fronte a qualcuno che in effetti non ha un 'seguito reale' e che quindi non può portare nessun potenziale cliente, al massimo porterà altri individui simili che si proporranno per offrire lo stesso genere di servizio, quindi tanti like, tanti commenti e zero clienti.
D'altra parte ci sono anche agenzie che sanno benissimo queste cose, ma trovandosi a trattare con clienti 'poco social' e 'poco ferrati in materia' si fermeranno a guardare i numeri.
A mio avviso è un comportamento davvero poco professionale visto che chi paga dovrebbe ottenere un minimo di riscontro.
Quindi diciamo che un gruppetto di 'micro influencer reale', può portare più riscontri positivi di un 'influencer fake', che tra l'altro sono subito riconoscibili perché nel 90% dei casi tendono proprio a presentarsi come 'influencer'.